Settimana dal 24 al 31 gennaio 2021
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Preghiamo per i nostri defunti
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24 gennaio 2021 - 2° DOMENICA DELLA PAROLA DI DIO
Per l'introduzione della messa (commentatore)
Siamo nella settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani. Il Vangelo di questa domenica racconta la chiamata dei primi apostoli da parte di Gesù. La loro pronta adesione interpella anche noi, perché manifestiamo la stessa solerte disponibilità ad accogliere l’invito del Signore e ad orientare la nostra vita su di lui, formando un’unica comunità radunata attorno alla mensa eucaristica. Vogliamo oggi accogliere l’invito, rivolto da papa Francesco, di dedicare la III Domenica del Tempo Ordinario alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio perché si possa accogliere meglio il mistero di amore che da essa promana. Per questo oggi, come segno di particolare attenzione a questo invito, sarà portato nella processione d’ingresso il libro dei Vangeli. Disponiamoci ad accogliere la processione d’ingresso con il canto:
Preghiera
«Chi è capace di comprendere, Signore,
tutta la ricchezza di una sola delle tue parole?
È molto di più ciò che sfugge di quanto riusciamo a comprendere.
Siamo proprio come gli assetati che bevono a una fonte.
La tua parola offre molti aspetti diversi,
come numerose sono le prospettive di quanti la studiano.
Il Signore ha colorato la sua parola di bellezze svariate,
perché coloro che la scrutano possano contemplare ciò che preferiscono.
Ha nascosto nella sua parola tutti i tesori,
perché ciascuno di noi trovi una ricchezza in ciò che contempla».
sant’Efrem (Commenti sul Diatessaron, 1, 18)
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Confessione e comunione agli anziani e ammalati per casa
Il parroco e i ministri della comunione passeranno solo da coloro che chiedono espressamente per telefono: 3805141982.
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Le regole a Messa!
Ecco le regole alle quali siamo obbligati ad attenerci, per la nostra e soprattutto altrui incolumità.
- Ogni chiesa può contenere nel tempo di questa fase 2 fino a un numero prestabilito di persone indicato nel cartello appeso all'esterno.
- Ogni persona entra in modo distanziato, con mascherina e mani igienizzate (c'è a disposizione un dispenser in fondo alla chiesa) e prende posto nei luoghi segnalati. Le persone che vivono insieme possono stare vicine.
- Il volontario che conta le persone al raggiungimento del numero massimo dovrà senz’altro invitare chi non può più entrare a rimanere fuori: abbiate la pazienza di comprendere questo grosso disagio che comporta dei sacrifici: il Signore vede la nostra buona volontà e la buona intenzione.
- Non può entrare anche chi presenta sintomi di febbre superiori a 37,5o C e chi è stato a contatto con persone dichiarate positive al virus.
- All’interno della Chiesa: occupare un posto segnato cominciando dai primi banchi.
- Non faremo il gesto della processione delle offerte e neppure lo scambio della pace, se non con uno sguardo al vicino.
- Alla Comunione si resta al proprio posto restando in piedi se si desidera la Comunione e si protende il braccio in avanti con la mano aperta.
- L’uscita dalla chiesa avverrà in modo da rispettare il distanziamento di 1,5 m. Si formerà la fila a partire da chi è più vicino alle porte che solo gli addetti apriranno e si aspetterà il proprio turno con ordine.
- In piazza non è ancora permesso di fermarsi in gruppo. Un gesto di comunione è anche portare il foglietto settimanale ai vostri vicini di casa impediti a partecipare.
- Le offerte dei fedeli vengono raccolte nelle cassette poste all’ingresso dopo la celebrazione.
- Al termine di ogni celebrazione l’aula della chiesa viene igienizzata dai volontari. Non lasciate fogli sui banchi.
La salute degli altri dipende anche dal mio comportamento.
Sappiamo che tutte queste regole possono scoraggiare, insieme alla paura del contagio, ma vorremmo riappropriarci della possibilità di esprimere visibilmente il nostro essere Chiesa, radunata attorno a Cristo dall'Amore del Padre. Abbiamo molto desiderato questo momento, viviamolo come una opportunità molto importante che ci è data, incoraggiando anche i più giovani.
Don Claudio e i vostri sacerdoti
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Settimana dal 24 al 31 gennaio 2021
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Sorvolando l'Arcipretale di Cordignano
clicca sulle foto per ingrandirle
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dal 1' novembre 2019
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ATTENZIONE!
La mail elettronica della Parrocchia di Cordignano è cambiata.
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ATTENZIONE:
Tutti i giorni feriali alle 7,00 in casa di Riposo San Pio X viene celebrata la SANTA MESSA.
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CONFESSIONI
Ogni Sabato dalle ore 15,30 alle ore 17,30 è possibile trovare un sacerdote in chiesa per le CONFESSIONI.
(se non dovesse essere presente suonare in canonica).
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occo
Gennaio 2021
Febbaraio 2021
Giovedì 4 ore 16.00
Giovedì 18 ore 16.00
ilvella
Gennaio 2021
Giovedì 28 ore 16.00
Febbaraio 2021
Giovedì 11 ore 16.00
Giovedì 25 ore 16.00
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Domenica 24 gennaio 2021 - III' del Tempo Ordinario
CHI LO SEGUE SA CHE DIO DONA TUTTO, RIEMPIE LE RETI
padre Ermes Ronchi
«Passando lungo il mare di Galilea» (il paesaggio d'acque del lago è l'ambiente naturale preferito da Gesù) «vide Simone e Andrea che gettavano le reti in mare». Pescatori che svolgono la loro attività quotidiana, ed è lì che il Maestro li incontra. Dio si incarna nella vita, al tempio preferisce il tempo, allo straordinario il piccolo. Come in tutta la Bibbia: Mosè e Davide sono incontrati mentre seguono le loro greggi al pascolo; Saul sta cercando le asine del padre; Eliseo ara la terra con sei paia di buoi, Levi è seduto allo sportello delle imposte...
Nulla vi è di profano nell'amorosa fatica. E Gesù, il figlio del falegname, che si è sporcato le mani con suo padre, che sa riconoscere ogni albero dalle venature e dal profumo del legno, che si è fatto maturo e forte nella fatica quotidiana, lì ha incontrato l'esodo di Dio in cerca delle sue creature: «Dio si trova in qualche modo sulla punta della mia penna, del mio piccone, del mio pennello, del mio ago, del mio cuore, del mio pensiero» (Teilhard de Chardin).
Venite dietro a me vi farò diventare pescatori di uomini. E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Neanche le recuperano, le mollano in acqua, e vanno, come Eliseo che brucia l'aratro nei solchi del campo... «in tutta la Bibbia le azioni dicono il cuore» (A. Guida). Gesù passa e mette in moto le vite. Dove sta la sua forza? Che cosa mancava ai quattro per convincerli a mollare tutto per un mestiere improbabile come pescare uomini? Partire dietro a quel giovane rabbi, senza neppure sapere dove li avrebbe condotti? Avevano il lavoro, una casa, una famiglia, la salute, la fede, tutto il necessario, eppure sentivano il morso di un'assenza: cos'è la vita? pescare, mangiare, dormire? E poi di nuovo pescare, mangiare, dormire. Tutto qua? Sapevano a memoria le rotte del lago. Gesù offre loro la rotta del mondo. Invece del piccolo cabotaggio dietro ai pesci, offre un'avventura dentro il cuore di Dio e dei figli. Mancava un sogno, e Gesù, guaritore dei sogni, regala il sogno di cieli nuovi e terra nuova. Gesù non spiega, loro non chiedono: e lasciati padre, barca, reti, compagni di lavoro andarono dietro a lui. Chi ha seguito il Nazareno, ha sperimentato che Dio riempie le reti, riempie la vita, moltiplica coraggio e fecondità. Che non ruba niente e dona tutto. Che «rinunciare per lui è uguale a fiorire» (M. Marcolini). Due coppie di fratelli silenziosi sono il primo nucleo della fraternità universale, il progetto di Gesù, che parlerà di Dio con il linguaggio di casa (abbà), che vorrà estendere a livello di umanità intera le relazioni familiari, che ha sperimentato così belle e generatrici: tutti figli, “fratelli tutti”.